8 Luglio 2021
BASTA CINGHIALI, POLITICA ED ISTITUZIONI A FIANCO DEGLI AGRICOLTORI CON BLITZ A MONTECITORIO E NELLE PRINCIPALI REGIONI ITALIANE

Delegazione di agricoltori ferraresi a Bologna tra i 300 soci di Coldiretti Emilia-Romagna che hanno preso parte al flash mob per sollecitare la Regione a dare nuove opportunità per difendersi dall’invasione dei cinghiali e delle altre specie invasive.

 

Sono stati migliaia gli agricoltori, allevatori e pastori scesi in piazza giovedì 8 luglio contro l’invasione dei cinghiali in tutti i capoluoghi di Regione a partire dalla Capitale in Piazza Montecitorio davanti al Parlamento, per chiedere di fermare una calamità che distrugge i raccolti, aggredisce gli altri animali, assedia le stalle e causa incidenti stradali nelle campagne ma anche all’interno dei centri urbani con pericoli concreti per gli agricoltori ed i cittadini. Nelle piazze piene di gente le sagome di un branco di cinghiali a grandezza naturale per dimostrare concretamente cosa significa trovarseli di fronte in strada, nei campi o davanti alla propria abitazione. Molte le storie personali con drammatiche conseguenze per cose, animali e persone ma anche l’amarezza di aver visto distruggere in pochi minuti il lavoro di un anno. Striscioni e cartelloni con slogan come “Dopo il COVID la peste dei cinghiali”, “Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono”, “Difendiamo il nostro territorio”, “Diventeremo noi una specie protetta” e la grande scritta “Città e campagna unite contro i cinghiali” hanno sintetizzato il grande problema della gestione di una situazione squilibrata, sia per il cinghiale, specie particolarmente invasiva, prolifica ed adattabile, sia per altre specie.

Al fianco degli agricoltori si sono schierati esponenti delle istituzioni, sindaci con i gonfaloni e cittadini preoccupati dalla presenza dei cinghiali sotto casa. In Emilia-Romagna sono stati oltre 300 i soci che partecipano al blitz, guidati dal Presidente regionale Nicola Bertinelli, assieme a vari rappresentanti delle istituzioni di tutta la regione, compresa una delegazione di Coldiretti Ferrara, con alla testa il presidente Tassinari ed il direttore Visotti, che hanno sottolineato quanto l’iniziativa odierna sia importante per avere norme che consentano un più efficace controllo del territorio e della presenza dei selvatici, semplificando alcuni passaggi, chiarendo i limiti dell’attività di selezione rispetto all’attività venatoria, rendendo risorsa laddove possibile l’utilizzo da parte dell’azienda agricola dei capi abbattuti.

D’altra parte più di un italiano adulto su quattro (26%) ha incontrato dal vivo un cinghiale con gli animali selvatici che dalle campagne hanno invaso città e luoghi di villeggiatura, tanto da diventare ormai ospiti fissi del paesaggio urbano.

L’invasione di vie e piazze da parte dei selvatici viene vissuta dai cittadini come una vera e propria emergenza. Un allarme condiviso dall’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) che ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e realizzare una riduzione del numero di capi per limitare il rischio di diffusione di malattie come la peste suina africana (psa). Un allarme reale anche in Italia dove i cinghiali sempre più spesso razzolano tra i rifiuti delle città.

“La maggioranza degli italiani considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate” denuncia il Presidente regionale di Coldiretti Nicola Bertinelli nel sottolineare l’esigenza “di interventi mirati e su larga scala regione per regione per ridurre la minaccia degli animali selvatici a livello nazionale. Un problema concreto anche dal punto di vista degli incidenti stradali, circa uno ogni 48 ore, con 16 vittime e 215 feriti nell’ultimo anno. Non è più solo una questione di risarcimenti ma è diventato un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione” rimarca Bertinelli nel sottolineare che “serve un piano straordinario concertato tra Ministeri e Regioni, Province e Comuni per uscire da questa situazione di emergenza”.

“La delegazione di Coldiretti Ferrara non solo è qui per solidarietà con le altre province della nostra regione che da anni devono fare i conti con questa vera e propria invasione – conclude il direttore Visotti – ma anche per chiedere a gran voce che la modifica delle norme come da documento presentato alla Regione, ringraziando l’assessore regionale Alessio Mammi per gli impegni presi anche stamattina, diventi il metodo per affrontare l’invasione di altra fauna nociva invasiva, come le nutrie ed i piccioni, valorizzando l’attività dell’agricoltore che sul territorio può essere determinante nel gestire squilibri e sovrappopolazioni. Tant’è che nei prossimi giorni incontreremo il rappresentante del Governo a Ferrara, il Prefetto Campanaro, per sottoporre anche a lui le proposte di modifica legislativa e chiedere sostegno per arrivare a risolvere il prima possibile una situazione ormai incandescente anche nelle campagne ferraresi. Ringraziamo per la presenza insieme ai nostri soci il consigliere regionale Fabio Bergamini e l’Assessore del Comune di Bondeno Ornella Bonati, in rappresentanza degli enti locali ferraresi”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Approfondisci

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi