28 Gennaio 2013
COLDIRETTI: CON I PRODOTTI FIRMATI DAGLI AGRICOLTORI ITALIANI SBARCHEREMO SU TUTTI I MERCATI, ANCHE ESTERI

Uno sbarco in grande stile sui mercati esteri con i prodotti della filiera agricola italiana e il varo all'interno di supermercati e gdo in genere della 'Bottega italiana', spazio dedicato al ''prodotto firmato dagli agricoltori italiani che garantisce italianita', qualita' ed equa distribuzione del valore''. Sono queste le direttrici di un lavoro gia' impostato nel primo mandato con cui il presidente di Coldiretti Sergio Marini, riconfermato nei giorni scorsi alla guida della maggiore delle organizzazioni agricole italiane, si appresta a iniziare il nuovo quadriennio.
''Stiamo organizzando una piattaforma pubblico-privata per i mercati internazionali - anticipa all'Ansa il presidente Marini - caratterizzata dal marchio di qualita' Fai (Firmato dagli agricoltori italiani) rivolta appunto a promuovere l'internazionalizzazione del 'paniere Italia' di qualita'. Nessuno l'ha saputo fare in passato, nonostante si siano sprecati tanti soldi per strutture finalizzate a questo obiettivo. Non a caso oggi c'e' tanto falso Made in Italy nel mondo''.
''Sul piano nazionale - aggiunge Marini -, rafforzeremo la rete di 'Campagna amica' e le sue botteghe dove si fa vendita diretta ma partira' anche lo spazio 'Bottega italiana' all'interno della Gdo, che offrira' un paniere a marchio Fai. Spazio, che e' qualcosa piu' di un 'corner' e dove ci saranno esclusivamente prodotti della filiera agricola italiana che hanno la certificazione della nostra Fondazione Campagna Amica''.
In vista delle imminenti elezioni politiche, Marini non manca di lanciare un messaggio al governo che verra', con la richiesta ''di mettere definitivamente al centro dell'agenda agricola l'agricoltura, l'alimentazione, il cibo, l'ambiente e il territorio. Il Paese deve tornare a uno sviluppo sostenibile e deve farlo nel  breve. Su piano fiscale vorremmo anche che venisse meno il pregiudizio secondo il quale l'agricoltura non paga le tasse. Lo stesso pregiudizio che ha portato a una Imu che non va bene e che va rivista come ha riconosciuto lo stesso premier Monti''.
Marini si sofferma infine sul negoziato relativo alla politica agricola comunitaria, osservando che ''le modifiche apportate dal Parlamento europeo con l'odierno voto sono un miglioramento ma non completamente soddisfacenti''.

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