Coldiretti Reggio Emilia: trovare accordo e mettere fine a incertezza. A rischio Parmigiano Reggiano e Lambrusco
I dazi al 30% annunciati dal presidente Usa Donald Trump sui prodotti europei potrebbero costare alle famiglie statunitensi e all’agroalimentare italiano oltre 2,3 miliardi di euro. È un dato che emerge da una stima di Coldiretti effettuata sulla base dell’impatto per le filiere nazionali già sperimentato in occasione delle tariffe aggiuntive già imposte nel suo primo mandato, che aveva portato a un calo delle vendite a doppia cifra per i prodotti colpiti.
«I prezzi maggiorati per i consumatori americani si tradurrebbe inevitabilmente in un calo degli acquisti con ricadute anche sulle aziende italiane – dichiara Alessandro Corchia, direttore della Coldiretti di Reggio Emilia. È già iniziata infatti, nelle scorse settimane, la richiesta di "sconti" da parte degli importatori, ad esempio, di Parmigiano Reggiano Dop. L’eventuale diminuzione dei consumi porterebbe inevitabilmente a prodotto invenduto per le nostre imprese esportatrici che si troveranno costrette a cercare nuovi mercati. Il vuoto lasciato dai nostri prodotti incalzerebbe ulteriormente il pericolo dei falsi – avverte Corchia, con gli Stati Uniti primo produttore mondiale di falso cibo Made in Italy. L’eventuale scomparsa di molti prodotti italiani rappresenterebbe un colpo per la fiorente industria delle imitazioni, stimata in un valore di 40 miliardi».
Il cibo Made in Italy in Usa – secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat - quest’anno puntava a superare il traguardo dei 9 miliardi di euro, dopo aver raggiunto lo scorso anno il valore record di 7,8 miliardi di euro, grazie a un incremento delle vendite del 17% rispetto al 2023.
«Le nuove tariffe aggiuntive – continua il direttore di Coldiretti Reggio Emilia - andrebbero a sommarsi a quelle già esistenti, penalizzando in particolar modo le filiere già sottoposte a dazio. Il dazio al 30% annunciato da Trump, infatti – precisa Alessandro Corchia – secondo una nostra proiezione, porterebbe le tariffe aggiuntive per i formaggi, Parmigiano Reggiano compreso, al 45% e al 35% per i vini, incluso il Lambrusco reggiano Dop.
L’incognita dei dazi tocca nella nostra provincia – continua Corchia - un comparto, quello del Parmigiano Reggiano, che nel 2024 ha prodotto 4,079 milioni di forme pari a oltre 163.000 tonnellate, con la quota export che rappresenta quasi la metà del totale con un 48,7%.
Sarebbe un colpo durissimo all’economia reale, alle imprese agricole e ai consumatori americani - rileva il direttore di Coldiretti. Purtroppo non possiamo che constatare, laddove dovessero essere confermati i dazi il 1 agosto, il totale fallimento della politica esercitata dalla Von der Leyen a danno dei settori produttivi e delle future generazioni. La Presidente deve spendersi per una soluzione vera, come non ha ancora fatto. In un momento delicatissimo per gli equilibri geopolitici ed economici globali, colpisce la totale assenza di coraggio e di visione strategica da parte dell’Europa. Mentre il mondo si riarma, le filiere si ricompongono e le grandi potenze investono nel rafforzamento della propria sovranità alimentare ed energetica, Bruxelles pensa a tagliare risorse proprio ai settori produttivi più strategici come l’agricoltura e dell'economia reale».

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