22 Novembre 2024
COLDIRETTI FERRARA: GRANDE PARTECIPAZIONE ALL’INCONTRO SUI BANDI PSR ED ISMEA

Ripartenza di “orgoglio Coldiretti” con gli incontri con i soci. Sold out per la presentazione dei Bandi Frutteti protetti e del Fondo Innovazione ISMEA in Via Hirsch.

 

Molti, moltissimi i soci che hanno affollato mercoledì sera 20 novembre la sala Convegni di Coldiretti Ferrara di Via Hirsch, 19, per la presentazione dei bandi indirizzati alle imprese agricole sul fronte regionale con la misura SRD01, per impianti di frutteti resilienti protetti e con il secondo avviso del Fondo Innovazione ISMEA per l’acquisto di macchine ed attrezzature innovative.

“Opportunità per le imprese – sottolinea il direttore di Coldiretti Ferrara, Alessandro Visotti – frutto di un lavoro da parte dell’organizzazione per tentare di offrire spunti di futuro negli investimenti aziendali dei nostri associati. Un’azione volta a trovare condivisione di obiettivi e prospettive innanzitutto e poi in coerenza anche risorse per accompagnare gli agricoltori. Oltre naturalmente al ruolo dei nostri funzionari, dei nostri tecnici, dei nostri segretari di zona, che in questo caso, come in tanti altri, possono affiancare le imprese e compiere insieme il percorso che parte dall’obiettivo ed affrontare la fattibilità, la sostenibilità e la presentazione delle sempre complesse documentazioni per arrivare al contributo”.

Si sono alternati sul palco nella presentazione il segretario di zona di Ferrara Thomas Serafini, in veste di conduttore dei diversi interventi, ed a seguire Jacopo Panizza e Andrea Perinelli del Servizio Investimenti di Coldiretti Ferrara, Riccardo Casotti, responsabile del servizio credito e finanza ed il direttore Alessandro Visotti.

Entrambi i bandi sono già aperti ed accessibili ed è utile approfondirne le caratteristiche e le condizioni che ogni imprese deve cucire sulla propria realtà, sia nella scelta delle caratteristiche dell’impianto di frutteti e delle relative misure di protezione che la Regione ha inserito nel proprio bando (reti antigrandine, antinsetto, sistemi antibrina ed antigelo, sistemi irrigui) con 23 milioni di euro sul piatto, così come ISMEA che ha aumentato le risorse spendibili per i 2024, con 100 milioni di euro che potranno essere richiesti quale contributo a fondo perduto da agricoltori, pescatori e agromeccanici.

Il Fondo ISMEA presenta alcune novità rispetto al precedente, oltre alle maggiori risorse, la principale delle quali è una fase di accreditamento (aperta dal 15 novembre) ed una fase di caricamento, che avverrà il 18 dicembre. Termini aperti anche per il Bando regionale che chiuderà i battenti il 28 febbraio 2025 e che prevede il ricorso ai costi standard per determinare l’importo ammissibile a contributo su alcune categorie di spese, semplificando l’iter burocratico. Come detto sono entrambi bandi che prevedono un contributo in conto capitale (fondo perduto) che per il Fondo ISMEA si articola in relazione a tipologia di richiedente e fasce di spesa ammissibile (dal massimo del 60% al minimo del 22,50%), mentre il Bando SRD01 prevede la liquidazione del 60% del costo (standard o sulla base delle fatture a seconda del tipo di dotazione richiesta). Per la parte di risorse non in possesso dell’impresa per coprire l’intera spesa che poi dovrà essere rendicontata entro 12 mesi, per poter ricevere il contributo, è stato presentato il ricorso alla leva creditizia e finanziaria, con le disponibilità manifestate per i soci Coldireti da Cassa di Ravenna, presente con Matteo Sembianti e Riccardo Ziotti, quale esempio di intervento in affiancamento all’azienda con prestiti di anticipazione del contributo di breve termine ed eventuale finanziamento a medio lungo termine a copertura degli investimenti (sia in macchine che in impianti) necessari per realizzare i progetti presentati.

In conclusione il direttore Visotti, oltre a sollecitare un passaggio presso i rispettivi uffici e tecnici di zona per approfondire caso per caso le opportunità e le criticità dei bandi, ha rivendicato l’eccezionalismo del settore agricolo e lo stato di “disordine virtuoso” che si traduce in forte attenzione (dopo che la manovra economica del Governo, grazie ad una forte presenza di Coldiretti ha mantenuto fermi alcuni importanti elementi come le accise ai carburanti agricoli e le aliquote IVA) sulla fauna selvatica, sui prezzi dei prodotti, sul reddito agli agricoltori e su tutto quello che necessita per la continuità del settore, senza ingannare o promettere soluzioni irrealistiche, ma lavorando con forte impegno giorno per giorno, forti dell’appoggio dei soci e con l’orgoglio di essere “la Coldiretti”.

 

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