20 Agosto 2025
COLDIRETTI FERRARA: 2025, IL RITORNO DELLA CIMICE ASIATICA CON PESANTI DANNI ALLE COLTURE

Sembrava ridimensionata ed invece questa estate 2025 è segnata per l’ennesima volta dall’attacco della cosiddetta cimice asiatica, (Halyomorpha Halys), l’insetto diventato tristemente famoso negli ultimi anni per gli importanti danni provocati alle coltivazioni di molte zone agricole italiane.

“Purtroppo Ferrara è tra le province più interessate dagli attacchi di questo insetto – racconta il direttore di Coldiretti Ferrara, Alessandro Visotti – e stiamo ricevendo numerose segnalazioni di danni causati ai nostri prodotti da parte di nostri associati. In primis frutticoltori, che nel momento della raccolta della frutta, in particolare per le pere, stanno costatando sui frutti gli esiti della presenza di cimice, con le classiche punture che deprezzano e danneggiano il raccolto, con percentuali assai preoccupanti, sino al 70% in qualche caso. Ma problemi si erano manifestati anche su altre colture, a cominciare dai pomodori, anche quelli da trasformazione, con bacche con evidenti segni di punture sia sulla epidermide che a livello della polpa, poi su altre orticole, passando finanche alle pannocchie di mais, alle quali le punture dell’insetto hanno provocato deformazioni e danni. Una situazione che ci auguravamo fosse parte del passato, ma che invece, complice probabilmente il clima e sicuramente la riduzione degli agrofarmaci in grado di contenere la presenza di cimice, ci consegna un quadro desolante. Certo è – aggiunge Visotti – che le speranze di un contenimento significativo attraverso la cosiddetta Vespa Samurai, antagonista naturale della cimice, dei cui rilasci in natura non abbiamo da tempo contezza ed il venir meno delle possibilità di difesa con principi attivi efficaci, ci consegnano un quadro preoccupante, tanto che abbiamo già segnalato il problema e chiesto di attivare misure a favore dei produttori interessati. Ogni annata i problemi si ripresentano – chiude il direttore – e gli agricoltori sono esasperati e scoraggiati, soprattutto nel vedere che pur a fronte di problemi gravi e di difficoltà a raggiungere la produzione, vuoi di frutta che di altri prodotti, si continua una politica lontana dalla realtà, inseguendo slogan ed obiettivi che non si conciliano con la necessità di salvaguardare i raccolti e quindi i redditi agricoli. Anche su questo versante stiamo lavorando per scongiurare questa deriva e permettere di nuovo la produzione come sanno fare i nostri agricoltori, con tutte le condizioni e garanzie di sicurezza e salubrità. Invitiamo i soci a segnalarci i danni subiti per poter documentare e sostenere la richiesta di intervento alla Regione ed allo Stato”.

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