30 Settembre 2024
COLDIRETTI FERRARA, BENE DIRETTIVA REGIONALE PER BRUCIATURE RESIDUI RISO

Accolte le proposte di Coldiretti Ferrara per consentire l’esecuzione di una pratica agronomica necessaria per la coltura del riso nel nostro territorio nel modo più semplice ed efficace possibile.

Esprime soddisfazione Coldiretti Ferrara nell’apprendere della imminente pubblicazione della determina regionale in materia di bruciature di residui vegetali della coltura del riso.

“Per noi – racconta il direttore di Coldiretti Ferrara, Alessandro Visotti – è un grande risultato e siamo grati al Prefetto di Ferrara, dott. Massimo Marchesiello, per aver costituito e coordinato un tavolo provinciale di confronto dove è stato possibile presentare una nostra proposta, discuterla e vederla approvata sino a divenire un atto formale della Regione. Il tema – prosegue Visotti – è di rilevante impatto per consentire la possibilità di coltivare il riso nei terreni del basso ferrarese, di particolare composizione e struttura, adatti alla risicoltura ma bisognosi di tecniche agronomiche di gestione molto oculate ed attente. Tra queste la bruciatura dei residui di coltivazione, ovvero paglia, che è pratica necessaria (come riconosciuto anche dal Servizio Fitosanitario Regionale) per contrastare parassiti, funghi ed infestazioni di malerbe che in caso contrario mettono a repentaglio la coltura e la produzione di questo cereale che nel nostro territorio vocato esprime particolari qualità organolettiche, riconosciute anche dal marchio europeo IGP. Ebbene – conclude il direttore di Coldiretti – sono state individuate le modalità operative per poter eseguire questa pratica, riparametrando ai “tre metri steri” che è consentito abbruciare quale ordinaria pratica agricola per ettaro e per giorno, la produzione di paglia in andana nella risaia, la superficie di 0.38 ha. Detta superficie può essere gestita in alternativa per singolo bacino di produzione o in relazione alla intera superficie aziendale (da comprovare con il piano colturale aziendale corrente), quindi in sostanza circa 1/3 della risaia al giorno. Il tutto ovviamente governando opportunamente i fuochi e previa comunicazione a Vigili del Fuoco e Carabinieri Forestali, attraverso numeri telefonici dedicati o mail specifiche”.

Un risultato ottenuto dopo una serie di confronti e di proposte che Coldiretti ha da subito posto all’attenzione del Prefetto e delle Istituzioni coinvolte, raccogliendo consenso.

“A nome dei nostri soci risicoltori – ribadisce il presidente di Coldiretti Ferrara, Federico Fugaroli – ringraziamo il dott. Marchesiello, la Regione Emilia-Romagna, i responsabili del Servizio Fitosanitario della Regione, il comando dei Carabinieri Forestali e tutti quanti che, capendo l’importanza del problema, se ne sono fatti carico ed hanno posto buon senso e conoscenze a servizio di una soluzione il più semplice possibile ed arrivata in tempi compatibili con le necessità agronomiche. Siamo ulteriormente al lavoro affinché anche dal Ministero dell’Ambiente arrivi un provvedimento analogo, che sancisca non tanto la deroga alla regola generale degli abbruciamenti, quanto per le nostre risaie l’ordinarietà della pratica in oggetto, presupposto, ripetiamo, per poter fare riso a Ferrara e quindi salvaguardare una nostra eccellenza distintiva”.

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