Nuove tappe anche questa settimana per l’iniziativa “Orgoglio Coldiretti Ferrara in tour”, la nuova formula di incontri sul territorio, negli spazi delle aziende agricole, per incontrare ed ascoltare i soci sui temi generali e più specifici e locali, con meno filtri e meno ritualità delle solite assemblee.
Il tour è ripreso presso la Società Agricola Migliari Roberto e Alberto, a Portomaggiore nel mattino e presso Beccari Michele a Codigoro nel pomeriggio. Chiusura di settimana venerdì 7 febbraio a Copparo e Bondeno, nelle aziende Camozzi e Previati.
L’incontro con gli agricoltori della zona si è sviluppato con gli interventi dei soci, dopo la presentazione ed il saluto del proprietario dell’azienda, del segretario di zona e del presidente di zona, con le conclusioni del direttore Alessandro Visotti. In evidenza i temi della riduzione delle molecole degli agrofarmaci necessari alla difesa delle piante, del rischio in agricoltura e del sistema di intervento per assicurazioni e calamità, delle risorse PAC da destinare agli agricoltori professionali e da semplificare, delle norme ambientali ed in particolare sulla carenza di manodopera, che sta mettendo in difficoltà le imprese nello svolgimento delle ordinarie attività lavorative.
Non sono mancate considerazioni riguardo il mancato contenimento della fauna selvatica e le cautele riguardo gli impianti solari nei terreni agricoli ed i meccanismi di formazione e rilevazione dei prezzi.
“Dobbiamo portare in evidenza i problemi ed i suggerimenti dei nostri soci – evidenzia il direttore Visotti – in modo che possano diventare proposte condivise da confrontare con la politica e le istituzioni. Abbiamo scelto di parlarne <in casa> degli agricoltori, in modo molto libero e senza ordini del giorno, se non con la volontà di dare voce ai protagonisti. E di prendere coerentemente impegno nel rappresentare le loro richieste a tutti i livelli, per affrontare e ci auguriamo anche risolvere, problemi vecchi e nuovi che troppo spesso vengono semplicemente spostati o congelati, senza incidere sulle questioni. Noi – conclude il direttore – stiano portando avanti da sempre, ma in particolare in questo ultimo anno, a partire dalla mobilitazione di febbraio 2024 a Bruxelles una serie di temi che toccano sia l’Europa, che il Governo, che la Regione, passando per i nostri Comuni e gli enti del nostro territorio, con azioni di disordine virtuoso, necessario a smontare vecchie concezioni e fare spazio a quello che serve oggi al settore primario. Con in mente la considerazione che le nostre imprese producono cibo, non materia prima, e che serve coraggio e determinazione per dare speranza, reddito e futuro agli agricoltori”.