21 Marzo 2024
COLDIRETTI: GRANDE AFFLUENZA DI SOCI PER LE ULTIME NOVITÀ SULLE ASSICURAZIONI AGEVOLATE IN AGRICOLTURA

Una Sala Convegni strapiena ha fatto da cornice alla riunione del ciclo “orgoglio Coldiretti Ferrara” dedicata agli ultimi aggiornamenti sul settore assicurativo

“Ci si potrà assicurare ancora con il contributo pubblico, che sarà forse un po' inferiore al passato ma non azzerato. Ognuno dovrà fare la propria parte per incrementare la percentuale e per dare idee per riformare un sistema che fatica a reggere”.

In sintesi è quanto emerso dall’incontro organizzato da Coldiretti Ferrara i propri associati per fare il punto sul piano assicurativo nazionale e sui meccanismi di funzionamento del settore, cui ha fatto riscontro la presenza di oltre 160 soci.

Dopo la presentazione della serata da parte del segretario della zona di Ferrara Thomas Serafini, a dare informazioni in anteprima sugli aspetti tecnici (dall’apertura della campagna assicurativa in alcune province anche assai prossime al ferrarese, alle novità su parametri, rimodulazioni tariffarie, l’eliminazione dei PAI, i diversi pacchetti assicurativi, sulla falsariga del passato, le possibili coperture anche di fitopatie, ed altri aspetti legati alla contrattazione nazionale alla conferenza Stato Regioni, che dovrebbe sortire nella pubblicazione ormai imminente del Piano) il dr. Daniele Curcuruto, consulente assicurativo di Coldiretti Bologna e Ferrara, con le preziose valutazioni sulle coperture dei contributi negli anni scorsi e sul funzionamento dell’AGRICAT, da parte del responsabile CAA Coldiretti Ferrara, dr. Giorgio Legnaro.

Testimonianza sul funzionamento del Condifesa di Ravenna è venuta da Franco Folli, vice presidente del consorzio e di Coldiretti Ravenna, che ha spiegato la gestione dei rischi, la raccolta delle polizze, la contrattazione a favore dei soci, la gestione anche delle rateizzazioni e dei ricarichi sui premi, rispondendo a numerosi quesiti su adesioni, condizioni contrattuali, andamento delle campagne tra premi pagati, indennizzi, incassi delle compagnie, lavorando in sinergia e collaborazione con ASNACODI e le necessarie mediazioni tra le necessità dei soci agricoltori e le richieste delle compagnie.

Puntuali e propositive le domande di diversi agricoltori, a conferma di aver trattato un argomento di interesse e di necessaria conoscenza per le imprese agricole, per quanto, come ha evidenziato il vice presidente di Coldiretti Ferrara Filippo Pallara, sia evidente che il sistema complessivamente fatica a reggere, con costi crescenti per il pubblico e criticità per le imprese, con pochi territori che scelgono il sistema assicurativo e quindi con una concentrazione del rischio che espone a problemi organizzativi ed economici.

Il direttore di Coldiretti Ferrara ha concluso l’incontro sottolineando e ringraziando della numerosa ed attenta presenza, mettendo in evidenza quanto compete a Coldiretti, ovvero dare tutte le informazioni possibili, tempestive e corrette ai propri soci per consentire scelte consapevoli per le imprese. Ha ricordato quanto sia necessario che ciascuno faccia la propria parte, assolvendo ai propri compiti ed impegni, senza che si arrivi a prospettare sfaceli senza pensare a come attivarsi ed agire per migliorare la situazione, pensando anche a non fare passi indietro come settore agricolo, a non tornare “cittadella” chiusa ed isolata dal contesto sociale ed economico. Serve invece – ha continuato Visotti – avere lungimiranza e visione, fare proposte e sostenerle (come abbiamo fatto nel recuperare quelle risorse, centinaia di milioni di euro necessari per chiudere le campagne 2022 e 2023, che stanno arrivando in questi giorni alle aziende) ad esempio chiedendo un contributo diretto e concreto alle Regioni, affinando l’Agricat, portando in campo una situazione nazionale come ASNACODI per rapportarsi con le compagnie, cambiando le regole che oggi ingessano le imprese nelle adesioni ai consorzi, non abbattendosi per le negatività del periodo ma chiedendo l’impegno puntuale di tutti gli attori, uscendo da condizioni non dignitose per le imprese agricole come il limite del de minimis a 25.000 euro, trovando alternative, mediando dove serve, rivendicando sempre un prezzo adeguato, mai sotto il costo di produzione, con la reciprocità delle regole, con una burocrazia meno asfissiante ed inutile, mettendo a disposizione dei soci tutti gli strumenti in tutti i nostri uffici per poter fare impresa in modo più sereno e dignitoso e con l’orgoglio di essere Coldiretti.

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