15 Novembre 2013
COLDIRETTI: I TERRENI ITALIANI ATTIRANO I CAPITALI STRANIERI, ANCHE DI V.I.P.

     
Dopo i grandi marchi del Made in Italy, gli stranieri assaltano le campagne italiane con un aumento dell’11 per cento delle aziende agricole passate in mani estere durante gli anni della crisi ed oggi si conta un totale record di 17.286 imprenditori agricoli stranieri che operano in Italia nel settore agricolo. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, sulla base dei dati Inea-Infocamere  rispetto all’inizio crisi nel 2007, dalla quale emerge che l’agricoltura è il settore che è stato piu’ in grado di attirare gli stranieri in netta controtendenza all’andamento generale.
 
Gli investimenti nelle aziende agricole - sostiene la Coldiretti - non sono infatti delocalizzabili e le opportunità di sviluppo che possono creare sono legate ai territori italiani, a differenza di quanto accade per le altre attività economiche, dove spesso al passaggio di proprietà ha fatto seguito la chiusura degli stabilimenti ed il loro trasferimento fuori dai confini nazionali.
 
In coincidenza con la piu’ grave crisi economica degli ultimi decenni, l’agricoltura - sottolinea la Coldiretti - ha fatto segnare il record negli investimenti stranieri per la grande attrattività che esercita all’estero. I terreni agricoli della penisola sono praticamente diventati la “banca” degli svizzeri che - sottolinea la Coldiretti - con il 16 per cento del totale delle proprietà agricole sono la nazionalità piu’ rappresentata tra gli imprenditori agricoli stranieri presenti in Italia, proprio mentre gli italiani sono tentati dall’esportare i propri capitali per metterli in sicurezza.
 
Sul podio degli investitori stranieri - continua la Coldiretti - ci sono a seguire i tedeschi (15 per cento) ed i francesi (8 per cento) che apprezzano il potenziale economico del Made in Italy agroalimentare, ma anche la qualità della vita delle campagne nazionali. Forte la presenza anche di rumeni, (5 per cento), statunitensi (4 per cento), inglesi (4 per cento) e belgi (3 per cento). Gli imprenditori agricoli stranieri non provengono pero’ solo da economie forti, ma a scegliere il Belpaese sono soprattutto i giovani, con quasi due investitori su tre (61 per cento) che – precisa la Coldiretti - hanno meno di 50 anni.
 
Gli stranieri investono nell’agroalimentare Made in Italy perché gli ottimi risultati fatti segnare sul mercato estero, grazie all’immagine conquistata nel tempo, dimostrano che nel settore, anche se non c’è ancora il giusto reddito, c’è una prospettiva di futuro che non viene adeguatamente riconosciuta in Italia dove troppo spesso - sostiene la Coldiretti - si preferisce guardare al contingente e non al modello di sviluppo sul quale puntare per far crescere il Paese e cioè le leve uniche ed inimitabili di distintività come il cibo, il territorio, la tradizione, la cultura e il paesaggio.
 
La maggioranza delle aziende agricole acquisite dagli stranieri - precisa la Coldiretti - si trova in Toscana (14 per cento), il 13 per cento in Sicilia, il 7 per cento sia in Veneto, che nel Lazio e Campania. Ed è proprio nelle campagne toscane che quest’anno un imprenditore cinese della farmaceutica di Hong Kong, ha acquistato per la prima volta un’azienda vitivinicola agricola nel Chianti, terra simbolo della Toscana per la produzione di vino: l’azienda agricola Casanova - La Ripintura, a Greve in Chianti, nel cuore della Docg del Gallo Nero.
 
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI STRANIERI
PER PAESE DI PROVENIENZA

Primi 10 Paesi
 
Imprenditori stranieri
 
Distribuzione
 
 
Svizzera
 
2.768
 
16,0%
 
Germania
 
2.629
 
15,2%
 
Francia
 
1.332
 
7,7%
 
Romania
 
916
 
5,3%
 
Stati Uniti
 
755
 
4,4%
 
Gran Bretagna
 
741
 
4,3%
 
Belgio
 
570
 
3,3%
 
Albania
 
541
 
3,1%
 
Tunisia
 
486
 
2,8%
 
Venezuela
 
481
 
2,8%
 
Totale primi dieci
 
11.219
 
64,9%
 
TOTALE
 
17.286
 
100%
 

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Inea-Infocamere
 
IMPRENDITORI AGRICOLI STRANIERI PER REGIONE DI INVESTIMENTO

Regione
 
Imprenditori stranieri
 
Toscana
 
2.392
 
Sicilia
 
2.206
 
Veneto
 
1.235
 
Lazio
 
1.215
 
Campania
 
1.199
 
Piemonte
 
1.049
 
Emilia-Romagna
 
1.000
 
Puglia
 
940
 
Lombardia
 
824
 
Abruzzo
 
805
 
Umbria
 
720
 
Friuli-Venezia Giulia
 
673
 
Marche
 
584
 
Calabria
 
555
 
Sardegna
 
531
 
Trentino-Alto Adige
 
437
 
Liguria
 
370
 
Molise
 
261
 
Basilicata
 
260
 
Valle d’Aosta
 
30
 
ITALIA
 
17.286
 

Fonte: Elaborazioni Coldiretti su dati Inea-Infocamere
 
 
VIP NEL MONDO DIVENTANO CONTADINI IN ITALIA
 
Ed è boom di Vip stranieri del mondo della canzone, del cinema, dello sport e dell’economia che hanno scelto di fare i “contadini” in Italia per affari o semplicemente per gustare in famiglia e tra amici i loro prodotti. La voglia di agricoltura italiana - sottolinea la Coldiretti - ha coinvolto nel tempo molti volti noti del cinema, della musica ma anche dell’imprenditoria. Se un precursore è stato il leggendario allenatore di calcio e calciatore svedese Nils Erik Liedholm che ha avviato una azienda vitivinicola nel Monferrato con vigneti di barbera e grignolino ora gestita dal figlio, ci sono Carole Bouquet che nelle terre intorno al suo dammuso, a Pantelleria, si diletta a produrre il passito doc “Sangue d'oro”, Mick Hucknall il cantante dei Simple Red che ha prodotto il Nero d'Avola mentre Sting ha acquistato una tenuta di trecento ettari, con tanto di villa e collina boscosa, a Figline Valdarno in Toscana, dando così lustro all'azienda agricola Il Palagio, un tempo del marchese di San Clemente, che oggi produce ottimo Chianti classico, olio extravergine di oliva, miele d’acacia e di castagno, marmellate e frutta e verdura biologica. Bob Dylan - continua la Coldiretti - ha firmato un rosso Marche Igt mentre l’ex calciatore francese Vincent Candela ha prodotto un vino dei castelli romani. Ha investito in Italia nel Brunello di Montalcino l’ex chief executive della Time Warner Richard Parsons mentre il magnate russo  Tariko Roustam zar della vodka si è comprato lo spumante Gancia e James B. Sherwood, fondatore del gruppo Orient express hotel ha imbottigliato del Chianti e dell’Igt Toscana. Ma tra gli altri, c’è anche Joseph Bastianich giudice di Master Chef Usa ed Italia, titolare di 24 ristoranti italiani nel mondo e il fondatore di Canal Plus e di altre 60 emittenti private il francese Michel  Thoulouze, che è stato conquistato dalla magia della laguna veneziana e ha pensato di far rinascere nell’ isola di Sant’Erasmo dove abita e produce il vino  "Orto" che è un cultivar bianco, amalgamato con tre vitigni tradizionali (60 per cento di malvasia istriano, 30 per cento di Vermentino, amante dell'aria salata, 10 per cento di Fiano). La passione Vip per l’agricoltura italiana non si esprime pero’ solo con l’attività di business e sono in molti quelli che semplicemente - conclude la Coldiretti - hanno deciso di rilassarsi nelle campagne italiane per gustarne profumi e sapori con l’acquisto di aziende e masserie come Meryl Streep, Francis Ford Coppola, Mickey Rourke, John Malkovich o Helen Mirren.

 

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