11 Marzo 2013
COLDIRETTI: LA CRISI SPINGE LE FRODI ALIMENTARI. SEQUESTRI PER MEZZO MLD DI EURO NEL 2012

Con la crisi aumenta il rischio frodi a tavola con l’utilizzo di ingredienti di bassa qualità per ridurre i costi mentre oltre un certo limite sul cibo non è possibile risparmiare se non si vuole mettere a rischio la salute. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento ai recenti scandali alimentari, dalla carne di cavallo alle cappesante, nel sottolineare che  le frodi alimentari scoperte in Italia hanno portato complessivamente al sequestro di quasi 20 milioni di chili di prodotti alimentari e bevande per un valore di 468 milioni di euro nel 2012, sulla base dell’ottima attività svolta dai carabinieri dei Nas. Le preoccupazioni, secondo la Coldiretti, riguardano anche il fatto che l'Italia è un forte importatore di prodotti alimentari, con il rischio concreto che nei cibi in vendita vengano utilizzati ingredienti di diversa qualità come il concentrato di pomodoro cinese, l'extravergine tunisino, la cagliata di latte della Lituania o il prosciutto olandese spacciato per nazionale. I prodotti alimentari piu’ colpiti dalle frodi sono stati - sottolinea la Coldiretti - farine, pane e pasta (16 % in valore del totale sequestrato), quello della carne e degli allevamenti (11%), latte e derivati (8 %), vini e alcolici (5%). Va precisato peraltro che ben il 31 % del valore dei sequestri riguarda la ristorazione con la chiusura dei locali. Gli ottimi risultati dell’attività investigativa confermano - sostiene la Coldiretti - che tra Agenzie delle Dogane, Nas dei Carabinieri, Istituto Controllo Qualità, Capitanerie di Porto, Corpo Forestale e Carabinieri delle Politiche Agricole, Asl, ai quali si aggiunge l’attività degli organismi privati, l’Italia può contare sul primato comunitario in materia di scurezza alimentare grazie alla più estesa rete di controlli. Un impegno che va sostenuto - conclude la Coldiretti - stringendo le maglie troppo larghe della legislazione comunitaria con l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza di tutti gli alimenti per garantire trasparenza negli scambi commerciali, agevolare l’attività ispettiva e difendere i consumatori ed i produttori dal rischio di frodi ed inganni.
“Occorre inoltre – ricorda il presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – prestare attenzione come consumatori, diffidando o comunque facendo molta attenzione nell’acquistare prodotti alimentari venduti a costi sin troppo convenienti. Quando si acquista un prodotto alimentare, soprattutto trasformato, che costa nel punto vendita meno di quanto costa il prodotto d’origine in campo, qualche dubbio dobbiamo porcelo e verificare attentamente ciò che stiamo acquistando. Al di sotto di un certo livello di prezzo c’è il rischio concreto di acquistare qualcosa che non corrisponde a ciò che vorremmo (quindi prodotti taroccati, di dubbia origine o addirittura riciclati) o con qualche problema più o meno grave che ne deprezzano il valore effettivo e che potrebbero anche causare problemi di salute. Ben vengano dunque maggiori e più efficaci controlli sulle frodi e sofisticazioni agro alimentari a difesa dell’onestà dei tanti produttori italiani e del nostro patrimonio enogastronomico”.

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