25 Ottobre 2023
COLDIRETTI: LA FRUTTICOLTURA È UN PATRIMONIO FERRARESE DA DIFENDERE

Iniziato il ciclo di incontri con soci affrontando i problemi delle produzioni frutticole. Annata penalizzata da clima e difficoltà, al lavoro per non mollare tutto.

È iniziato lo scorso martedì 24 ottobre il ciclo di quattro incontri che Coldiretti Ferrara ha messo in campo per affrontare le tematiche di uno dei comparti produttivi più tipici del nostro territorio, quello frutticolo e pericolo in particolare.

“L’intento di queste serate è quello di confrontarci con i nostri soci, come siamo abituati da sempre a fare, per vedere insieme il punto della situazione e comunicare lo stato dell’arte di quanto si sta facendo. Iniziamo con i frutticoltori ma abbiamo ben presente anche gli altri settori produttivi del nostro territorio e non mancheremo di approfondire anche altre tematiche e situazioni, come abbiamo iniziato a fare con le normative della nuova PAC”.

Federico Fugaroli, presidente di Coldiretti Ferrara, riassume lo spirito con cui Coldiretti ha organizzato questi quattro incontri che si terranno in successione nelle prossime settimane, a partire appunto dal tema della frutticoltura ferrarese.

In una sala riunioni gremita ed attenta i saluti di apertura e le prime considerazioni sono state quelle del segretario di zona di Ferrara, Thomas Serafini, cui hanno fatto seguito il presidente Federico Fugaroli, il responsabile del CAA Coldiretti Ferrara, Giorgio Legnaro, sino alle conclusioni del direttore Alessandro Visotti.

Se Fugaroli ha toccato le questioni produttive che tanto hanno penalizzato il settore quest’anno, non sono mancati i richiami ad un sistema che occorre rivedere, a partire dalle condizioni del mercato della frutta, dal ruolo che dovrebbe sostenere la Camera di Commercio nel presentare le quotazioni delle partite commercializzate, alle problematiche connesse ai Consorzi di Difesa in ambito assicurativo, compreso il ruolo degli ambiti nazionali di rappresentanza, sino alla convinzione che non ci debba sempre essere un sostegno ma che il reddito per le imprese derivi dalla produzione e dalla sua migliore commercializzazione.

A Legnaro il compito di illustrare le diverse procedure attivate negli ultimi anni per intervenire nel settore a seguito di calamità di vario genere, con un significativo accorciamento dei tempi e maggiori risorse per i ristori ai produttori, che sono in ogni caso parziali ed insufficienti a garantire sia il reddito che il presidio dei mercati.

Il direttore Visotti ha poi insistito su concetti distintivi di Coldiretti, a partire da quello che ha definito il “coraggio buono”, dote indispensabile per poter fare scelte, quelle congrue, conseguenti e coerenti che hanno sempre contraddistinto tutte le attività pensate e messe in campo per la produzione, per non perdere il patrimonio frutticolo della nostra provincia, senza ambiguità, senza abbandonare le imprese allo sconforto e alla delusione che porta a non lottare ed a chiudere.

“Rivendichiamo con orgoglio e determinazione – insiste il direttore - tutte le attività che negli ultimi anni, di fronte al susseguirsi di problemi per il settore frutticolo, abbiamo fatto, sempre ascoltando e confrontandoci con i nostri soci, i produttori che devono poter essere messi nella condizione di traguardare oltre quello che è successo e fare scelte imprenditoriali nell’alveo di politiche di ampio respiro. Per questo facciamo in tutto il Paese iniziative dove rappresentiamo con le nostre aziende ed i grandi prodotti della filiera agricola italiana, l’agroalimentare italiano e nel farlo conoscere ai cittadini e consumatori, affrontiamo con il Governo, con i ministri, con i rappresentanti della politica e delle istituzioni i problemi e proponiamo le cose da fare. Questo è il senso dei Villaggi, il mostrare quello che siamo e che vogliamo sia anche per il futuro, per i nostri giovani, le nostre donne, i nostri soci tutti”.

“Stiamo vivendo l’ennesimo anno di sofferenza – conclude Fugaroli – per la nostra frutta e abbiamo quindi necessità di delineare il quadro della situazione e capire i passi possibili, i sostegni e le opportunità, per poter scegliere e decidere come imprenditori, cosa fare. Ne vogliamo parlare direttamente con i nostri produttori, abbiamo iniziato il 24 ottobre e faremo altre serate il 30 ottobre ed il 7 e 14 novembre prossimi, alle 20.30, nella nostra sala riunioni di Via Bologna, con i soci delle diverse zone, che potranno rivolgersi ai rispetti segretari di zona per le modalità di partecipazione.”

“Di certo – dice infine Fugaroli – continueremo ad operare per dare prospettive di fronte ad una situazione incerta che non deve far venire meno il nostro impegno, nei confronti della politica al più alto livello, dei produttori, dei cittadini stessi che senza un forte settore primario si ritroverebbero più poveri in ogni senso. In particolare ci preme ribadire un concetto: la nostra organizzazione ha sempre creduto e continua a credere nel futuro di un settore così rilevante per Ferrara e mette in campo ogni possibile azione per permettere alle imprese di poter fare scelte imprenditoriali, rispetto alle quali sia la redditività determinante e non i sussidi, senza, per quanto possibile lasciarsi prendere dallo sconforto che può portare all’abbandono di un vero patrimonio”.

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