11 Agosto 2011
COLDIRETTI, VACANZE CON I PRODOTTI TIPICI MA OCCHIO AL TAROCCO NEL PIATTO

 
Per piu’ di un italiano su tre (35 per cento) dipende dal cibo il successo della vacanza che per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che il cibo è considerato dagli italiani l’ingrediente piu’ importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre, (29 per cento), lo shopping (16 per cento), la ricerca di nuove amicizie (12 per cento), lo sport (6 per cento) e il gioco d’azzardo (2 per cento) secondo l’indagine Swg. Una tendenza che - continua la Coldiretti - è il motore del turismo enogastronomico che vale 5 miliardi di euro e traina la domanda di vacanze Made in Italy tra italiani e stranieri. Ma se le ferie sono l’occasione per molti italiani di mangiare fuori e assaggiare nuovi sapori, le  località di vacanza sono spesso - sottolinea la Coldiretti - anche i luoghi dove piu’ elevato è il rischio “tarocco” con la preparazione di piatti “acchiappaturisti” che nulla hanno a che fare con la tradizione locale. E’ bene tenersi alla larga  - precisa la Coldiretti - dai ristoranti che offrono ricette “violentate” come la cotoletta alla milanese preparata con carne di pollo o maiale, fritta nell’olio di semi al posto della carne di vitello fritta nel burro e fuggire rapidamente di fronte ad una locanda romana che offre spaghetti alla carbonara con prosciutto cotto al posto del guanciale e formaggio grattugiato al posto del pecorino romano. Tra i piatti piu’ “traditi” nella costiera amalfitana ci sono - continua la Coldiretti - la tipica caprese servita con formaggio industriale al posto della mozzarella di bufala o del fiordilatte mentre in quella ligure non mancano i casi di pasta al pesto proposta con mandorle, noci o pistacchi al posto dei pinoli e con il formaggio comune che sostituisce l’immancabile parmigiano reggiano e il pecorino romano. Un inganno che colpisce anche la tradizione siciliana con la pasta alla norma preparata spesso con semplice formaggio grattugiato al posto della ricotta salata. Ma tra i falsi culinari piu’ spacciati lungo tutta la penisola durante l’estate figurano anche - precisa la Coldiretti - il tiramisu’ con la panna al posto del mascarpone e gli spaghetti alla bolognese, una invenzione per stranieri completamente sconosciuta nella città emiliana. Attenzione anche  - continua la Coldiretti - all’acquisto di souvenir con prodotti spacciati come tipici del territorio, ma che non hanno in realtà nulla a che fare con la realtà produttiva locale come nel caso dell’offerta di prosciutti di montagna o di campagna in località dove non è presente alcun tipo di allevamento. L'Italia è l’unico paese al mondo che - precisa la Coldiretti - puo' contare anche sulla leadership europea nella produzione biologica e nell'offerta di prodotti tipici con ben 229 denominazioni di origine riconosciute a livello comunitario e 4.606 specialita' tradizionali censite dalle regioni, mentre sono 505 vini a denominazione di origine controllata (Doc), controllata e garantita (Docg) e a indicazione geografica tipica (331 vini Doc, 59 Docg e 119 Igt). Specialità nostrane - precisa la Coldiretti - che possono essere acquistate nella grande varieta' dei percorsi turistici legati all'enogastronomia con oltre ai diciannovemila agriturismi, 63mila tra frantoi, cantine, malghe e cascine dove comperare direttamente dai produttori senza intermediazioni ma anche oltre 800 mercati degli agricoltori di campagna amica (http://www.campagnamica.it/) organizzati dalla Coldiretti dove è possibile fare acquisti di prodotti genuini direttamente dal campo alla tavola alla tavola. Una opportunità per i vacanzieri italiani e stranieri che possono così garantirsi souvenir esclusivi e di qualità al giusto prezzo , ma anche una occasione per le imprese agricole che - conclude la Coldiretti - possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali uniche ed inimitabili.

A Ferrara i mercati contadini non chiudono per ferie e quindi durante l’estate le aziende agricole continueranno a proporre frutta, verdure, confetture, vino, salumi, miele, riso, formaggi sia nei mercati della città (ogni venerdì in Porta Paola), sia della prima e seconda domenica di ogni mese in piazza Municipale, che nei mercati di Campagna Amica di Lido degli Estensi (ogni mercoledì dalle 17 alle 23) e di San Carlo (S.Agostino) ogni domenica mattina e nei mercati itineranti di Sapori da Mare, che nel corso dell’estate toccano tutti i sette lidi comacchiesi con iniziative di promozione dei prodotti tipici ferraresi (le 17 perle) tra cui scuola di cucina, merende a km zero, giochi per bambini, le ricette degli estensi, le visite nelle aziende agricole. Il programma è visibile sul sito www.ferrara.coldiretti.it e su www.saporidamare.it.
E per chi vuole gustare i piatti tipici del territorio preparati utilizzando i prodotti aziendali e del luogo, l’estate può essere l’occasione per scoprire gli agriturismi di Terranostra, in molti dei quali si può pranzare o cenare oltre che acquistare i prodotti di stagione o soggiornare alla ricerca di percorsi nel verde della campagna a due passi da città d’arte e borghi che costellano tutta la provincia, magari in bicicletta, all’insegna dello slow tourism.

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