24 Aprile 2010
PASTATREND, RADDOPPIATO L’EXPORT DI PASTA IN 10 ANNI

Il valore delle esportazioni di pasta nel mondo è praticamente raddoppiato negli ultimi 10 anni raggiungendo il valore di 1,8 miliardi di euro nel 2009.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione dell’apertura di Pastatrend , il primo salone della pasta a Bologna, dal quale si evidenzia peraltro che il valore della produzione di pasta italiana ha raggiunto complessivamente 6,1 miliardi e da lavoro a 30 mila addetti occupati in circa 6mila imprese.

Un piatto di pasta su quattro consumato nel mondo e' - sottolinea la Coldiretti - fatto in Italia che è leader nella produzione con 3,2 milioni di tonnellate superiore a quella degli Stati Uniti (2 milioni di tonnellate), del Brasile (1 milione di tonnellate) e della Russia (858 mila tonnellate). Il consumo di pasta di semola in Italia è fissato - sottolinea la Coldiretti - attorno ai 26 chili a persona (al secondo posto i venezuelani con 13 chili), tre volte superiore a quello di uno statunitense, di un greco o di un francese, cinque volte superiore a quello di un tedesco o di uno spagnolo e sedici volte superiore a quello di un giapponese. Impressionante - precisa la Coldiretti - è la crescita negli Stati Uniti dove per quasi 8 americani su 10 (77 per cento) e' diventata un appuntamento almeno settimanale, mentre il 33 per cento la mangia almeno 3 volte a settimana, secondo un'indagine realizzata negli USA dalla Associazione Nazionale dei produttori di pasta (National Pasta Association). Tra i consumatori accaniti piu' illustri ci sono anche Barack e Michelle Obama appassionati degli stringozzi alla carbonara ma, secondo il "Metropolitan Post", ricorrono addirittura ad un costoso “personal pasta chef”, Robert De Niro, Scarlett Johansson e Quentin Tarantino.

 Nonostante la sostanziale tenuta dei consumi a livello nazionale si è pero' verificato - denuncia la Coldiretti - un crollo dei prezzi pagati agli agricoltori per il grano duro necessario per la pasta su livelli di circa  15 centesimi al chilo che non riescono a coprire i costi di produzione e mettono a rischio il futuro. Per salvare la pasta di grano italiano la Coldiretti è impegnata nel progetto una “filiera agricola tutta italiana” per combattere le distorsioni e le speculazione dal campo alla tavola con il coinvolgimento delle imprese agricole, dei mercati degli agricoltori, delle cooperative e dei Consorzi Agrari che hanno recentemente varato l'holding “Consorzi Agrari d'Italia.

 La storia della pasta - afferma la Coldiretti - ha inizio circa 7000 anni fa e sono molte le leggende e le credenze intessute attorno alla sua nascita: c'è chi l'attribuisce agli Dei, chi agli Etruschi, chi a Marco Polo e al suo ritorno dalla Cina e chi pensa che i primi inventori della pasta siano stati gli arabi. Ma, tra leggenda e verità - conclude la Coldiretti - sicuramente l'Italia è il Paese che ha maggior titolo nel rivendicare la paternità di questo alimento grazie al forte legame con il territorio, alle tecniche di lavorazione e alle sapienti combinazioni culinarie. Di certo, infatti, si sa che nel XVII secolo, a Napoli, la pasta "incontra" il pomodoro, arrivato in Europa con la scoperta dell'America e con il tocco aggiuntivo del basilico nasce un fortunato tris di colori, testimonial indiscusso della nostra bandiera che ancora oggi fa il giro del mondo

 
PRINCIPALI CONSUMATORI DI PASTA NEL MONDO - IN CHILI A PERSONA -

ITALIA                              26
VENEZUELA                        13
TUNISIA                            12
GRECIA                             10
SVIZZERA                          10
STATI UNITI                       9
SVEZIA                              9
FONTE: ELABORAZIONI COLDIRETTI

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